Il Labirinto del Fauno by Guillermo Del Toro & Cornelia Funke

autore:Guillermo Del Toro & Cornelia Funke
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori

21

SENZA SCELTA

L’alba era spuntata da poco quando Pedro riportò Mercedes e il dottor Ferreiro nella radura accanto al torrente dov’era andato a prenderli. Era pieno di entusiasmo, con la luce del mattino sul viso e l’aria fresca intrisa della promessa di un nuovo inizio.

«Presto giungeranno rinforzi da Jaca! Cinquanta uomini o di più.» Non c’era dubbio né paura nella sua voce, nonostante la disperazione che tutti avevano visto la notte prima sul volto di Frenchie. «Non appena arriveranno, affronteremo Vidal faccia a faccia.»

Ferreiro lo aveva già visto accadere: l’entusiasmo che un nuovo giorno poteva portare anche dopo la notte più buia. A volte era abbastanza forte da durare, ma nella maggior parte dei casi moriva prima del tramonto. Da parte sua Ferreiro non si era ripreso dopo l’amputazione della gamba di Frenchie. Tutta la sofferenza, la disperazione del ferito e dei suoi compagni, la sua impotenza…

«Un faccia a faccia e poi che cosa?» non poté fare a meno di chiedere. «Ucciderete Vidal e loro ve ne manderanno un altro come lui. E poi un altro ancora…»

Ferreiro aveva assistito alla delusione di troppe speranze in vita sua. Possibile che vivesse solo da quarantotto anni? Se ne sentiva addosso mille ed era stanco di tutti questi giovani ansiosi di combattere, anche se lo facevano dalla parte del bene.

Pedro non rispose nemmeno alla sua domanda. Il fratello di Mercedes si limitò a guardarlo con la sua faccia fresca e giovane. Che cosa vedeva? Probabilmente solo un vecchio triste.

«Non potete vincere!» esclamò Ferreiro. «Non avete fucili, non avete un riparo sicuro! Finirete tutti come Frenchie. O peggio.» S’inginocchiò in riva al torrente per sciacquare via il sangue dalla sega e dallo scalpello. Di sicuro, troppo presto quegli attrezzi gli sarebbero serviti di nuovo. L’acqua fredda gli scorse sulle mani. Fredda come il mondo.

«Non avete bisogno di altri uomini» disse. «Quelli che avete hanno bisogno di cibo! E medicine!»

Pedro non aveva ancora aperto bocca. Alle loro spalle i ribelli stavano raccogliendo legna da ardere e tutto quello che la foresta poteva dare loro.

«L’America, la Russia, l’Inghilterra… ci aiuteranno» rispose infine. «Una volta vinta la Grande Guerra contro i fascisti tedeschi, ci aiuteranno a sconfiggerli qui in Spagna. Franco appoggiava Hitler, ma noi appoggiamo gli Alleati. Molti di noi sono morti sostenendo la resistenza; abbiamo sabotato le miniere di tungsteno in Galizia, che servivano ai tedeschi per continuare a produrre armi e… crede che gli Alleati lo dimenticheranno?»

Ferreiro si raddrizzò e rimise nella borsa gli utensili. Sì, lo avrebbero dimenticato.

Era così esausto, così arrabbiato. Forse la rabbia era in gran parte dovuta alla stanchezza e alla disperazione. E non scordare la paura, si disse. La paura che le giuste cause non vincono mai – resistono al Male e basta.

«E Mercedes?» No, anche se era irritato dalla sua stessa voce, non poteva lasciar perdere. «Se l’ami davvero, attraverseresti il confine con lei. Questa è una causa persa!»

Pedro chinò la testa, come se ascoltasse il proprio cuore per scoprire se una parte di esso fosse d’accordo. Poi tornò a guardare Ferreiro.

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